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13 Giugno 2025

Oltre il crinale: un viaggio nelle Dolomiti

Facilmente raggiungibile in treno, questa regione italiana tra le Alpi è un luogo da non perdere per gli amanti dello sci, della natura e del buon cibo. E siamo certi che vi conquisterà.

di Nadia Hamam; foto di copertina: © unsplash / lucas chizzali

Le Dolomiti sono davvero uniche e impressionanti: non somigliano a nessun’altra catena montuosa. Le Corbusier, celebre architetto, pittore e designer franco-svizzero, le definì «le più belle architetture del mondo». Nel 2009, l’UNESCO le ha riconosciute come patrimonio mondiale dell’umanità. Ogni angolo di questo immenso parco giochi naturale nasconde meraviglie. 

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© unsplash / salmen bejaoui

Le Dolomiti sono una zona a sé stante nell’arco alpino, situata nella parte più settentrionale e meno conosciuta d’Italia. Queste “montagne pallide”, come venivano chiamate prima che il geologo francese del XVIII° secolo Déodat Gratet de Dolomieu le studiasse, si estendono tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Si ergono su un massiccio montuoso che raggiunge i 2.300 metri di altitudine. 

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Dolomiti, Rocca Pietore, Provincia di Belluno, Italia

Il loro paesaggio, fatto di rocce e scogliere, ricorda le cime dei parchi nazionali canadesi. Potrete esplorare piccoli e grandi tesori geologici e in auto e, naturalmente, a piedi. Da Dino Buzzati a Paolo Rumiz, molti scrittori hanno raccontato su carta la forza visiva di queste montagne, che da sempre affascina gli alpinisti.

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© unsplash / willian justen de vasconcellos
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cinque torri, cortina d’ampezzo, belluno, italia

Emblema delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo sono uno spettacolo da ammirare. In pieno inverno, un’escursione con le ciaspole dal lago di Santa Caterina regala una vista panoramica sulla parete sud di queste curiose formazioni rocciose, simili a menhirs caduti dal cielo. Un altro monumento naturale da non perdere sono le Cinque Torri: cinque guglie di roccia visibili dalla strada che attraversa il Passo Falzarego. Si possono raggiungere con le ciaspole, in seggiovia o in auto, proseguendo in direzione del Passo Pordoi, a 2.242 metri di quota. In totale: 28 tornanti da un versante, 33 dall’altro… e, alla fine, una funicolare che porta i visitatori fino a 3.000 metri di altitudine.

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Lago di Braies © unsplash / fabrizio coco

A completare il tutto, la sensazione di essere sopsesi tra cielo e montagne. Per escursioni all’insegna della magia bianca, puntate verso il celebre Lago di Braies, che in inverno scompare sotto uno spesso strato di ghiaccio e neve. I laghi di Dobbiaco, Landro e Misurina offrono a turno il loro specchio bianco ghiacciato o turchese, a seconda della temperatura. Si può passeggiare tutto intorno o scegliere brevi escursioni che permettono di salire di quota. All’alba o al tramonto, il panorama è semplicemente indimenticabile. 

In inverno le Dolomiti si trasformano in un paradiso per gli sciatori, con alcune tra le aree sciistiche più belle e vaste d’Europa. Lo skipass Dolomiti Superski, che dà accesso a circa trenta comprensori, è l’ideale per esplorare l’intero massiccio. Cortina d’Ampezzo, la sua stazione sciistica più celebre, insieme a Milano ospiterà i Giochi Olimpici Invernali 2026. La cittadina è incorniciata da cime spettacolari, una più affascinante dell’altra. 

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Val di Sole, Rifugio Solander © Giuliano Bernardi

Panorami mozzafiato da ammirare in auto, lungo le strade per Misurina o Pocol, oppure con gli sci, grazie a due straordinari itinerari. La Sellaronda è uno dei circuiti sciistici più celebri al mondo: 40 chilometri che si snodano attraverso quattro delle cinque vallate ladine. Il circuito della Grande Guerra, si estende per 80 chilometri, attraversando luoghi della memoria e scenari maestosi. 

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© unsplash / daniel sessler

Un’esperienza unica: ai piedi della pista Armentarola, rinunciate alla sciovia e concedetevi una pausa su una slitta trainata dagli Haflinger, cavalli robusti del Sud Tirolo. 

Benvenuti nel paese ladino! Dietro paesaggi incantevoli, questo massiccio alpino custodisce una cultura antica, portata avanti con orgoglio e passione da un popolo di montanari dal carattere forte. Anche se i ladini rappresentano solo lo 0,1% della popolazione italiana, sono riusciti a conservare numerose usanze vivaci, regalando ai visitatori un’insolita sensazione di esotismo nel cuore dell’Europa. 
Oltre all’italiano, qui si parla anche tedesco e… ladino

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© Alex Moling

Parlata ancora da oltre 30.000 persone, questa lingua retoromanza, viva anche in Svizzera, presenta numerose varianti. Ogni valle ladina conserva un costume tradizionale ricamato, sfoggiato durante le numerose feste che punteggiano il calendario. L’anima ladina si esprime anche attraverso antiche tradizioni artigianali, oggi riscoperte da artigiani e artisti appassionati: gioielli in filo d’argento ad Ampezzo, sculture in legno in Val Gardena, pitture decorative in Val di Fassa, cassapanche dipinte in legno in Alta Badia. E naturalmente la gastronomia, dove dominano i sapori della cucina ladina, con evidenti influenze austro-ungariche.

Chi dice sciare all’italiana, dice Dolce Vita e vacanze all’insegna del gusto. Canederli in tutte le loro varianti, gulasch, turtres, crêpes ripiene: la cucina ladina si avvicina alla pasta e conquista con sapori robusti e autentici. L’Alto Adige vanta una ventina di ristoranti stellati, in una regione con appena 500.000 abitanti. Il Trentino, invece, conta una mezza dozzina di chef stellati. Alta Badia è celebre per la sua cucina, che fonde influenze germaniche e mediterranee, da scoprire ogni inverno durante la rassegna Sciare con gusto

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© alex moling
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© alex filz

Anche i rifugi di montagna collaborano con chef da tutta Italia. In ogni rifugio, c’è un piatto tipico e una degustazione di vini a più di 2000 metri di altitudine, davanti a panorami mozzafiato. Ci si abitua subito al “bombardino”, un cocktail tipico a base di liquore all’uovo, caffè, rum o cognac. Ricco e confortante, riscalda escursionisti e sciatori. 

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© Alex Moling

La regione è conosciuta per i suoi ottimi vini bianchi, con vitigni in comune con l’Alsazia come il Gewürztraminer, il Riesling e il Sylvaner. Altri vini locali? Vini rossi autoctoni (Lagrein, Schiava, Teroldego) che puntano sempre più sulla produzione biodinamica. Durante l’evento enologico Sommeliers sulle piste è possibile scoprire e degustare bottiglie selezionate, acquaviti e liquori alle erbe locali. Prodotti da portare a casa insieme allo speck, il celebre prosciutto affumicato e stagionato in alta montagna, e a formaggi come lo Stilfser o l’Agordino di malga, presidio Slow Food. 

Le Dolomiti senza auto? È possibile! Reti di autobus ben organizzate consentono di raggiungere con facilità ogni angolo del territorio, mentre funivie e storiche cabinovie accompagnano i visitatori in alta quota con il massimo comfort.  In treno, le stazioni di Verona, Venezia e Innsbruck offrono collegamenti diretti con il massiccio dolomitico. Da Parigi, il viaggio dura circa 9 ore, a seconda delle coincidenze. 

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Lago di Misurina © unsplash / willian justen de vasconcellos

SNCF-CONNECT.COM | TRENITALIA.COM 

Alp & Wellness Sport Hotel Panorama, Fai della Paganella Trentino-Alto Adige 

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Un arredamento chic e accogliente, una vista panoramica sul Monte Paganella, una cucina locale super elegante, l’accoglienza premurosa di Francesca Mottes e Maurizio Giuliani… un indirizzo imperdibile per staccare la spina e rilassarsi a contatto con la natura. Da non perdere la Spa con ben sette piscine riscaldate, un campo da tennis e una palestra. 

VIA OTTORINO CARLETTI, 6,  

38010 FAI DELLA PAGANELLA TN, ITALIE 

TEL : +39 0461 583134 

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Tre Cime di Lavaredo, Italia © unsplash / daniel sessler p

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